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| Riaprono la bara del padre, per recuperare oro e anelli
CAGLIARI. Non č stato possibile stabilire se lo hanno fatto per aviditą o per recuperare un caro ricordo ma, di fatto, hanno preteso che la bara del padre da poco deceduto venisse riaperta in modo da recuperare alcuni oggetti d'oro. Protagoniste della singolare vicenda, avvenuta in un paesino del Sulcis, due sorelle che non hanno esitato a rivolgersi ai carabinieri per ottenere quanto loro spettava in ereditą.
Le due donne, che non si trovavano in Sardegna al momento della morte del genitore, sono rientrate nell'isola per i funerali. Una volta giunte nel paesino natio hanno avuto la sgradita notizia che la bara, con dentro l'uomo e i suoi gioielli, era stata gią chiusa e sigillata.
I responsabili dell'agenzia di pompe funebri, non essendosi presentato nessuno a reclamare catenina, bracciale e anelli del defunto, avevano pensato bene di mettere i preziosi in una busta di plastica e di seppellire il tutto assieme alla salma.
Alla richiesta di riaprire la bara hanno opposto un garbato diniego, adducendo motivi di igiene e sanitą, per cui alle due signore non č rimasto altro da fare che denunciare il fatto ai carabinieri. Grazie alla preziosa mediazione del maresciallo del paese č stata trovata una soluzione all'ormai intricata vicenda. Dopo lunghe discussioni si č deciso di praticare un foro nella bara all'altezza dell'addome del cadavere dal quale č stato possibile prelevare la busta con gli oggetti d'oro. La cassa di zinco č stata poi chiusa ermeticamente mentre la preziosa ereditą veniva consegnata alle due figlie del defunto.
8 dicembre 2011
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